martedì 22 aprile 2008

Compito 8: Abbattere ora la superbia

Troppe volte mi capita di osservare medici impettiti, che si elevano sopra il paziente con aria saccente, sarcastici nei confronti dell’ignoranza, che amano essere salutati con ammirazione e usare linguaggi tecnici con plebe che spesso parla coi gesti del corpo, medici che amano annunciare la tragedia per porgere il loro aiuto apparentemente appassionato, individui vanagloriosi che si vestono di superbia, che di fronte all’assenza di soddisfazione del proprio ego mostrano indifferenza, che sono entrati nella logica più orripilante: sperare nel male per poi esserne i sanatori. Questa è una categoria di persone fredde e ciniche che sfigura la cura del prossimo e tutti i colleghi che vivono la loro missione con semplice e disarmato amore.
Non è finita qua. L’esempio del medico superbo è seguito anche da numerosi studenti che affollano il nostro corso di laurea. Basta sentire qualche discorso: persone che se avessero ora i ferri in mano bramerebbero di aprire un uomo, ragazzi che fremono alla vista di un malato non di pietà ma di ambizione, piccoli Dr. House, arrivisti e vanitosi.
Se il camice bianco è diventato merce di orgoglio da ostentare allora è una vergogna. Invito tutti ad essere nudi di fronte ad un sofferente.

Parole: 199

martedì 8 aprile 2008

Compito 6: Intuizioni

Scrivo a caldo, perché quel caldo che avete creato in me durante l’incontro di oggi è raro e imperdibile. Una verità che non dimentico la sentii dire proprio da un prete che conosceva Don Milani, quest’uomo sosteneva che un profeta è una persona che prima di tutto ha piena coscienza del presente poi ha sguardo lungimirante ed è capace così di intuire la via giusta. Proprio l’attenzione per il presente e la disposizione d’animo di chi dice “mi interessa” “mi sta a cuore” è quello che serve dentro di noi per cogliere il futuro da aprire. Questa puntuale attenzione e questo sguardo fermo e profondo ho trovato in voi. Io considero questo progetto, che parte dall’informatica e arriva a toccare la vita, come frutto della mente di profeti divertenti del nostro tempo (con i loro abbagli e le dovute imperfezioni). Grazie a questa atmosfera che avete creato attorno a noi studenti forse ci siamo sentiti profeti come voi, forse custodiamo una scintilla di interesse e di diversità che ci donate. Spero vivamente di custodire tutto questo e di condividere tutto, senza arroccamenti di nessun tipo, perché la soddisfazione sta proprio nel fatto di crescere con gli altri.

Parole: 197

lunedì 7 aprile 2008

Compito 3: AIDS, una sfida

Non conoscevo nessun sito di questo tipo, benché lo ricercassi da tempo, ricadendo sempre nelle maglie superficiali del web, spesso di incerta affidabilità scientifica. Ho ricercato prima parole semplici, leggendo solo il primo articolo, poi mi è tornato in mente un antico dibattito sull’AIDS che vedeva come protagonisti Luc Montagnier e Robert C. Gallo. Al liceo mi ero interessato delle loro scoperte, dei loro conflitti e delle recenti terapie per tale malattia, ma non avendo documenti avanzati in merito, se non le scarse informazioni divulgative e confuse che la rete mi offriva, non potevo sperare di farmi un’idea chiara. In PubMed, ho ricercato: AIDS Robert Gallo Luc Montagnier, ho trovato come affiliation (AD): Institute of Human Virology, University of Maryland Biotechnology Institute and University of Maryland, Baltimore, USA, quindi ho fatto una ricerca per autore dei due presi singolarmente e ho potuto osservare le loro pubblicazioni. Adesso sto ancora leggendo i dati raccolti, poi passerò alla ricerca delle nuove terapie sperimentate e pubblicate. Consigli: 1) mettete il sito http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/ fra i consigliati del vostro blog; 2) guardate anche: http://www.partecipasalute.it/cms/, http://www.worstpills.org/, http://www.nanodiagnostics.it/.

Parole: 181

Compito 5: Struttura logica

Credo che di contesti ne esistano a migliaia, micro e macro, definiti e non ancora del tutto delineati. Quello che mi preme ricercare in ogni ambito del campo delle cose da apprendere è la struttura logica. E' necessario avere una struttura solidamente organizzata secondo criteri matematici (a cui è attribuito significato contestuale e strutturale!) che comprenda come nodo fondamentale i pochi principi generali e le leggi per relazionare le informazioni, come diramazioni tutte le circostanze con estrema cura per dettagli e ramoscelli. Questo per il conosciuto e il supponibile. Per quanto riguarda la ricerca del nuovo credo che Einstein dia la lezione più elementare e reale del procedimento scientifico: "Si possono distinguere due teorie. Costruttive: per mezzo di un sistema di formule relativamente semplice situato alla base, esse cercano di costruire un'immagine di fenomeni relativamente complessi. (...) Accanto a questa classe di teorie ve n'è una seconda che invece del metodo sintetico impiega il metodo analitico. Qui il punto di partenza e la base non sono costituiti da elementi di costruzione ipotetica, ma da proprietà generali di fenomeni naturali determinate empiricamente dalle quali derivano in seguito criteri matematicamente formulati, ai quali fenomeni particolari o le loro immagini teoriche devono soddisfare."

Parole: 200

Consiglio vivamente la lettura di “Come io vedo il mondo”, di A. Einstein, libro colto e profondo, contenente riflessioni umane e scientifiche dello scienziato.